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Aveva ragione Luciana Castellina (di Roberto Loddo)
Aveva ragione Luciana Castellina quattro mesi fa quando ha evocato la necessità e l’urgenza di un nuovo CLN. Un comitato di liberazione nazionale che possa cancellare definitivamente la deriva antisociale, autoritaria e razzista di questa destra al governo. L’antifascismo va praticato, non proclamato. Va praticato tutti i giorni. Nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, dalle periferie a tutti i luoghi di sfruttamento ed emarginazione. Un’intera classe dirigente ha permesso che la peggiore destra postfascista potesse umiliare il valore della resistenza antifascista il 25 aprile. Domani, il primo maggio, accadrà lo stesso con la Festa dei Lavoratori e delle lavoratrici. Lo dimostrano le dichiarazioni delle ultime ore con gli attacchi violenti ai sindacati e l’atteggiamento intollerante nei confronti delle classi sociali più escluse dal reddito e private dell’assistenza sociale. Costruiamolo allora un nuovo CLN. Perché come ci ricorda Luciana Castellina, non fu solo il nome di un fronte militare, ma persino di un governo, subito dopo la Liberazione. Facciamolo ovunque, e partiamo dai piccoli comuni e dalle Regioni, dalla Sardegna, dalla nostra isola delle disuguaglianze contaminata da logiche neocolonialiste, dall’occupazione militare, dallo smantellamento progressivo della sanità pubblica, dalla devastazione dell’ambiente, dei trasporti, della conoscenza e di tutti i sistemi di protezione sociale. Facciamolo prima che sia troppo tardi e smettiamo di vivere l’antifascismo come un vecchio fantasma del passato da evocare una volta l’anno. Pratichiamolo.
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Redazione Scuola