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Considerazioni sul crollo nell’aula magna della Facoltà di scienze umanistiche (di Cristina Lavinio)
Atenei vedono decurtato il loro FFO, cioè il finanziamento ordinario (che arriva dallo Stato e che serve a pagare gli stipendi del personale e alla manutenzione delle strutture). Perciò i contenuti dei corsi sono stati sempre più semplificati (basta vedere quanti libercoli tipo Bignami abbiano sostituito i corposi manuali un tempo in programma), ed è passata l’idea che non si debba essere troppo esigenti. E dunque possono essere sfornati dalle Università neolaureati sempre più ignoranti (ingegneri che non sanno fare calcoli matematici, aspiranti insegnanti che mancano delle conoscenze più elementari, aspiranti funzionari e impiegati che non sanno scrivere, ecc ecc). Le discipline formative e di base, assieme alla ricerca relativa, sono spesso più trascurate a vantaggio di quelle che hanno ricadute sul territorio (cosa che in questa occasione suona drammaticamente ironica). E l’ignoranza al potere produce solo disastri. Compresa o a partire da quella di tanti politici.
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Redazione Scuola