Contrariamente alla maggior parte dei libri di Daniele Novara in cui è il pedagogista che parla a genitori, insegnanti, bambini, ragazzi, nell’ ultimo è l’adulto che guarda se stesso e traccia la strada per ciascun adulto, perché riesca a riconoscere quella “risonanza che fa stare talmente male” e che l’autore chiama “tasti dolenti”, che rievocano ferite prolungate dell’infanzia.
I tasti dolenti provocano un dolore permanente, che si struttura durante l’infanzia. Essi ritornano in età adulta, in determinate situazioni conflittuali; dipendono dall’educazione ricevuta e/o da traumi. E’ quindi un libro importante per genitori, educatori o insegnanti, che possono causare la formazione di tasti dolenti nei propri figli o negli studenti.
E’ però soprattutto un percorso che può essere affrontato per conoscere se stessi, per imparare a gestire la propria conflittualità andando a scoprire i propri tasti dolenti infantili, per vivere meglio o anche per svolgere il proprio ruolo genitoriale o pedagogico in modo adeguato.
Spesso i tasti dolenti rimangono celati per anni e affiorano in particolari momenti della vita, momenti difficili in cui ciò che è rimasto sotto la cenere emerge e rende ancora più difficile affrontare quelle difficoltà.
I tasti dolenti attivano un atteggiamento conflittuale, fondato o sulla ricerca di un colpevole o sul vittimismo.
Daniele Novara ci spiega che, per uscire dal circolo vizioso spesso alimentato con i tasti dolenti, occorre imparare a gestire le complicazioni relazionali che fanno parte della vita. Occorre avere ben chiara la differenza tra conflitto e violenza, spesso usati come sinonimi. La violenza comporta un danno intenzionale (come dice l’OMS), il conflitto è un contrasto tra persone che può essere gestito bene con una gestione delle proprie emozioni, o male senza controllo emotivo.
Acquisire una competenza conflittuale significa apprenderecapacità relazionali. Questo percorso verso l’acquisizione di competenze relazionali significa attivare un cambiamento ed il conflitto gestito bene diventa una risorsa.
Imparare a gestire il conflitto, ad evitare che evolva in violenza, può essere la direzione giusta a livello individuale. Tanti cambiamenti individuali possono cambiare il destino del mondo.
Si può quindi cambiare strada sospendendo vittimismo e colpevolizzazione. Ci vuole tempo, a volte tanto. Questo libro indica la strada.
“La manutenzione dei tasti dolenti” di Daniele Novara BUR Rizzoli ed. 2022 verrà presentato su iniziativa del CIDI Centro di iniziativa democratica degli insegnanti venerdì 16 giugno alle 18, presso la libreria InKentro, piazza Repubblica, Cagliari.
Conflitto e violenza (di Rosamaria Maggio)
Contrariamente alla maggior parte dei libri di Daniele Novara in cui è il pedagogista che parla a genitori, insegnanti, bambini, ragazzi, nell’ ultimo è l’adulto che guarda se stesso e traccia la strada per ciascun adulto, perché riesca a riconoscere quella “risonanza che fa stare talmente male” e che l’autore chiama “tasti dolenti”, che rievocano ferite prolungate dell’infanzia.
I tasti dolenti provocano un dolore permanente, che si struttura durante l’infanzia. Essi ritornano in età adulta, in determinate situazioni conflittuali; dipendono dall’educazione ricevuta e/o da traumi. E’ quindi un libro importante per genitori, educatori o insegnanti, che possono causare la formazione di tasti dolenti nei propri figli o negli studenti.
E’ però soprattutto un percorso che può essere affrontato per conoscere se stessi, per imparare a gestire la propria conflittualità andando a scoprire i propri tasti dolenti infantili, per vivere meglio o anche per svolgere il proprio ruolo genitoriale o pedagogico in modo adeguato.
Spesso i tasti dolenti rimangono celati per anni e affiorano in particolari momenti della vita, momenti difficili in cui ciò che è rimasto sotto la cenere emerge e rende ancora più difficile affrontare quelle difficoltà.
I tasti dolenti attivano un atteggiamento conflittuale, fondato o sulla ricerca di un colpevole o sul vittimismo.
Daniele Novara ci spiega che, per uscire dal circolo vizioso spesso alimentato con i tasti dolenti, occorre imparare a gestire le complicazioni relazionali che fanno parte della vita. Occorre avere ben chiara la differenza tra conflitto e violenza, spesso usati come sinonimi. La violenza comporta un danno intenzionale (come dice l’OMS), il conflitto è un contrasto tra persone che può essere gestito bene con una gestione delle proprie emozioni, o male senza controllo emotivo.
Acquisire una competenza conflittuale significa apprenderecapacità relazionali. Questo percorso verso l’acquisizione di competenze relazionali significa attivare un cambiamento ed il conflitto gestito bene diventa una risorsa.
Imparare a gestire il conflitto, ad evitare che evolva in violenza, può essere la direzione giusta a livello individuale. Tanti cambiamenti individuali possono cambiare il destino del mondo.
Si può quindi cambiare strada sospendendo vittimismo e colpevolizzazione. Ci vuole tempo, a volte tanto. Questo libro indica la strada.
“La manutenzione dei tasti dolenti” di Daniele Novara BUR Rizzoli ed. 2022 verrà presentato su iniziativa del CIDI Centro di iniziativa democratica degli insegnanti venerdì 16 giugno alle 18, presso la libreria InKentro, piazza Repubblica, Cagliari.
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Redazione Scuola