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Privatizzazione aeroporto Elmas Cagliari NO grazie (di Roberto Mirasola)
Lo scorso 30 aprile la Camera di Commercio avrebbe dovuto cedere la propria quota di maggioranza della società che gestisce l’aeroporto di Cagliari (Sogaer) al Fondo F2i . Giunti ormai a fine maggio non abbiamo alcuna notizia sugli sviluppi di questa operazione che vede contrari i giudici della Corte dei Conti, Confcommercio, Confesercenti e CGIL.
Una tale transazione dagli aspetti alquanto controversi impone necessariamente una riflessione sul ruolo che pubblico e privato devono avere in economia. La crisi del 2008 ha mostrato le lacune dell’evoluzione del sistema capitalistico in veste finanziaria. Diversi sono stati i fallimenti, in particolare di banche, che hanno costretto gli Stati a intervenire nei loro salvataggi, con conseguenze negative per risparmiatori e cittadini.
L’idea che il mercato debba essere libero perché capace di trovare un suo equilibrio ha fallito, e in tanti sono convinti che lo Stato debba riappropriarsi della sua importante funzione nel regolare il mercato affinché si possano perseguire gli interessi della collettività senza naturalmente mortificare il privato. E’ chiaro che un settore imprenditoriale eccessivamente finanziarizzato sia pericoloso per diversi ordini di motivi, sia perché questo tipo di aziende tendono ad avvantaggiare gli azionisti con attività centrate sulla speculazione senza creare benessere, posti di lavoro e ricchezza.
Fatta questa premessa introduttiva, è necessario porsi la domanda in merito a chi sia effettivamente il soggetto che intende acquistare il pacchetto di controllo della Sogaer. A chi vende la Camera di Commercio di Cagliari? Ebbene il fondo in questione ha questa composizione azionaria: per il 20% è di proprietà delle banche, il 14% istituzioni pubbliche, il 25% per cento fondazioni bancarie, il 26% casse di previdenza, il 15% Fondi sovrani e Asset manager. Tra gli altri nella governance c’è il fondo sovrano cinese Cic (China Investment Corporation, accreditato per il 6,7 per cento ma dato in crescita fin oltre il 10 per cento) e la cassa di previdenza coreana Nps (National Pension Service anch’essa al 6,7 e data in aumento), oltre a Unicredit e Intesa Sanpaolo tra le banche. Riteniamo davvero opportuno che tale fondo sia deputato a gestire l’aeroporto di Elmas che ha un’importanza fondamentale per i sardi che attraverso questo hub hanno la possibilità di spostarsi? Non dimentichiamoci l’annosa e mai risolta problematica riguardante la continuità territoriale.
Siamo sicuri che un ente di diritto pubblico qual è la Camera di Commercio, che svolge funzioni d’interesse generale per il sistema delle imprese debba abdicare la sua funzione per favorire un gigante della finanza che già controlla gli aeroporti di: Milano Linate e Malpensa (SEA), Napoli (GESAC), Torino (SAGAT), Alghero (SOGEAAL), Olbia (GEASAR), Trieste (AFVG) e Bologna (AdB)?
L’interesse della collettività non deve mai essere messo in secondo piano e il pubblico non deve essere visto come un peso per l’economia di mercato e soprattutto dobbiamo tornare a favorire le imprese che creano ricchezza e non quelle che mirano a operazioni di mera speculazione.
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Redazione Scuola